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Correggere solchi e rughe profonde del volto
Rimodellamento tridimensionale del viso


Durata procedura:
5 - 20 minuti


Ripresa attività:
immediata


Interventi eseguiti

Cos’è?

Radiesse® è un filler commercializzato dalla Merz Aesthetics composto per il 30% da microsfere sintetiche di idrossiapatite di calcio (CaHA) e per il 70% da una soluzione acquosa di gel. Le sfere di CaHA hanno dimensioni tra i 25 e i 45 µm e sono costituite da ioni calcio e fosfato che sono presenti anche nell’osso e nei denti. Il prodotto è biocompatibile al 100%, quindi non è necessario effettuare alcun test allergico prima del trattamento. Radiesse® ha un profilo di sicurezza molto elevato. La CaHA è stata utilizzata per oltre 20 anni in chirurgia e odontoiatria. La sua sicurezza è stata ampiamente dimostrata attraverso numerosi studi in vitro e in vivo e in alcuni reports retrospettivi, inclusi tests standardizzati di biocompatibilità, uno studio su animali della durata di 3 anni e valutazioni tossicologiche. Radiesse® è approvato dall’FDA per la correzione di rughe e solchi facciali di grado da moderato a grave, ivi compresi i solchi naso-genieni, e per il trattamento della lipoatrofia HIV-correlata e dei difetti orali/maxillofacciali. In Europa Radiesse® è certificato CE per la chirurgia plastica e ricostruttiva, compreso l’aumento volumetrico del sottocute della faccia. Radiesse® può essere utilizzato anche per problematiche come le piccole imperfezioni del profilo nasale. Si tratta di indicazioni spinte frutto di esperienza clinica e chirurgica. La Dott.ssa Molinaro, oltre al rinofiller (rimodellamento non chirurgico della punta e del dorso del naso), utilizza tale tipo di impianto per l’aumento volumetrico di mento, area zigomatico-malare, area periorbitaria e temporale,  la correzione delle marionette lines, del solco labio-mentale e del solco pre-jowl.”

Perché Radiesse®

Radiesse® è un filler riassorbibile volumizzante di lunga durata. Subito dopo l’infiltrazione, il gel in cui sono immerse le microsfere di CaHA dà un effetto correttivo e riempitivo immediato. La resa del prodotto è superiore rispetto a quella dei comuni fillers a base di acido jaluronico, infatti di norma si utilizza il 25-30% di prodotto in meno per ottenere la stessa correzione. Nell’arco di alcuni mesi, il gel viene degradato dai macrofagi, mentre le particelle di CaHA permangono e intorno ad esse si forma collagene di nuova sintesi. L’induzione della sintesi di collagene da parte di CaHA è stata dimostrata. Con il tempo le particelle di CaHA vengono degradate dall’organismo attraverso i normali processi metabolici. Quindi, Radiesse® è un filler al 100% riassorbibile, ma con una mediamente superiore a quella degli altri fillers riassorbibili, cioè dai 12 ai 18 mesi. Nonostante l’elevata resa di questo prodotto, in presenza di atrofie tissutali particolarmente marcate o solchi molto profondi ed inveterati, possono rendersi necessarie più sedute di trattamento per ottenere una correzione soddisfacente. Peraltro, i difetti facciali molto evidenti difficilmente scompariranno del tutto, nonostante il trattamento sia stato effettuato correttamente in rapporto sia alla tecnica adoperata che al quantitativo di prodotto iniettato. Si può comunque ottenere un buon miglioramento dell’inestetismo. L’immediato post impianto  Si può avvertire un leggero fastidio al momento dell’iniezione, per alcune ore dopo il trattamento può permanere un lieve indolenzimento della zona trattata, nelle aree trattate possono comparire piccole ecchimosi a risoluzione spontanea nell’arco di una settimana circa. Per evitare sanguinamento protratto e ridurre la formazione di ecchimosi è opportuno evitare l’assunzione di farmaci ad attività anticoagulante/antiaggregante (aspirina, ibuprofene, ketoprofene, etc.) nelle 2 settimane che precedono il trattamento.”

Complicanze

Gli effetti collaterali della procedura iniettiva di Radiesse® sono del tutto sovrapponibili a quelli comunemente osservabili con gli altri filler riassorbibili. Il rischio di complicanze gravi è molto basso: è riportata in letteratura la comparsa di noduli cutanei visibili, che tuttavia sono da attribuirsi ad una tecnica scorretta di inoculo, cioè troppo superficiale. Tali noduli, qualora si formassero, possono essere facilmente ridotti mediante energici massaggi ripetuti. E’ raro che si rendano necessarie misure più aggressive, come l’escissione chirurgica o le infiltrazioni di steroidi, per la rimozione di accumuli di CaHA. Non vi è evidenza della formazione di granulomi in rapporto all’inoculo di CaHA.”

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