Cos’è?
L’intradermoterapia (mesoterapia) è la tecnica di somministrazione di farmaci per via intradermica. I farmaci sono iniettati nel derma per mezzo di appositi aghi di 4mm di lunghezza per 0,4mm di diametro (ago di Lebel).
Tale metodica era già attuata nel 400 d.C. da Ippocrate ma viene diffusa a partire dal 1952 grazie al medico francese Michel Pistor. Il nome (dal greco mesos = mezzo) fu coniato dallo stesso Autore con riferimento al mesoderma, il foglietto embrionale mediano che dà origine ai tessuti connettivi, all’interno del quale si proponeva di inoculare il farmaco. Questa metodica ha avuto un immediato successo e una capillare diffusione in ambito medico-estetico.
È un atto di esclusiva competenza medica, che richiede una diagnosi, una valutazione circa l’opportunità del trattamento rispetto ad altre opzioni terapeutiche, una scelta farmacologica, un controllo dei risultati, il consenso informato da parte del paziente.
I vantaggi di tale tecnica sono:
– utilizzo di ridotte dosi di principio attivo
– effetto prolungato (il farmaco persiste nel tessuto per 5 – 7 giorni)
– ridotto coinvolgimento di altri organi e tessuti
– riduzione del rischio di eventi avversi e d’effetti collaterali
“Little, seldom, at the good place” (poco, raramente e nel posto giusto)
Il meccanismo d’azione non è stato ancora completamente elucidato; la sua efficacia è stata attribuita a più fattori, spesso fantasiosi, ingenerando perplessità e confusione. Dal punto di vista scientifico, studi su modelli animali hanno confermato la capacità di un farmaco inoculato per via intradermica di permanere a lungo nel sito di inoculo, di diffondere lentamente verso i tessuti circostanti ed in misura limitata nella circolazione sistemica (effetto reservoir). In vivo collabora all’efficacia un effetto reflessogeno dovuto alla puntura stessa che stimola la liberazione locale di neuromediatori ad attività catabolica.
Indicazioni
– adiposità localizzata
– cellulite o pannicolopatia edematofibrosclerotica (P.E.F.S.)
– tonificazione e trofizzazione tissutale
– antiaging e anti-rughe
– cicatrici ipertrofiche e cheloidi
– alopecia aerata
Farmaci utilizzati
Il farmaco va scelto in base alla patologia/inestetismo che deve essere trattato. Se il disturbo ha più di una componente patogenetica i farmaci vanno associati (miscele) per aumentare l’efficacia del trattamento. Le miscele possono avere una azione:
– vasculotropa
– anti-edemigena
– anti-trombotica
– trofica e metabolica
– lipolitica
Per il trattamento delle cicatrici ipertrofiche, dei cheloidi e dell’alopecia aerata il farmaco utilizzato è il cortisone (solitamene il Triamcinolone acetonide – Kenacort®).
La Procedura
Prima di cominciare la seduta, l’area da trattare deve essere disinfetta. Il medico può scegliere una tra le diverse tecniche d’iniezione (tecnica “nappage”, tecnica standard “punto a punto”, punture superficiali, etc.). S’inocula da 0,1 a 0,05cc per punto.
Bisogna evitare solventi alcolici (necrosi cutanea) e oleosi (dolorosi e mal assorbiti). Le modalità di diluizione sono variabili (in genere 1-2 ml portati a 5-10 con acqua distillata o fisiologica). La miscela deve essere isotonica, avere un pH neutro, sterile, ipoallergenica. Spesso viene impiegato del bicarbonato di sodio (NaHCO3 0.5 ml in 2 ml) per tamponare la soluzione e rendere meno doloroso il trattamento.
Non devono essere associati più di 3 farmaci per seduta anche se in siringhe differenziate. Il numero delle sedute è variabile, ma in genere si pratica 1 seduta alla settimana x 4-6 settimane; poi ogni 15 giorni altre 3-4 sedute ed un mantenimento, con 1 seduta al mese.
Attenzione
Esistono altre tecniche infiltrative per trattare i diversi inestetismi del corpo e del volto, ugualmente valide, ma che non sono “mesoterapia”. La mesoterapia prevede l’iniezione di farmaci nel derma. Se il target di infiltrazione è il sottocute, oppure il tessuto adiposo, non può essere considerata mesoterapia.
Contro-indicazioni
- Allergia documentata al principio attivo
- Ipersensibilità al/ai farmaco(i)
- Herpes in fase attiva
- Altre infezioni cutanee
- Uso di anticoagulanti (rischio aumentato di formazione di lividi)
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