Cosa sono le neoformazioni cutanee ?
Le lesioni benigne cutanee più frequenti sono:
Fibroma pendulo – è molto frequente. Si presenta come una papula o un nodulo, singolo o multiplo, dello stesso colore della pelle, dovuto alla crescita anomala dei fibroblasti. Colpisce tanto le donne quanto gli uomini predisposti geneticamente, solitamente dopo la quarta decade di vita. Si localizzano prevalentemente sul collo, le ascelle, l’inguine e le palpebre. E’ asintomatico.
Cheratosi attinica – ha l’aspetto di una chiazza di colore che va dal rosa al marrone, crostose e ruvide. Solitamente si localizza su aree di cute esposte ai raggi UV come il volto, decolté, dorso delle mani, orecchie e cuoio capelluto (in caso di calvizie). In 10 – 15% dei casi può degenerare in carcinoma squamocellulare invasivo.
Cheratosi seborroica – è una lesione cheratocitaria, rilevata, con la superficie ruvida e da una varietà di colori (giallo, marrone, nero). Clinicamente sembra essere “appiccicata ” sulla pelle. Colpisce entrambi i sessi verso la 4° – 5° decade di vita.
Xantelasma – placca di colore giallastro dovuto all’accumulo di lipidi nella cute della palpebra sia superiore sia inferiore. Di diverse dimensioni, sono più frequenti tra le donne dopo i 50 anni d’età. Può associarsi a disturbi del metabolismo lipidico.
Milium – sono piccole cisti cheratinizzate di colore bianco giallastro dovute all’ostruzione del follicolo dei peli lanuginosi. Colpisce principalmente la pelle della palpebra e degli zigomi.
Verruca – lesione epidermica causata dal virus HPV. Colpisce prevalentemente mani e piedi.
Nevo (neo) melanocitico – ha un aspetto clinico molto variabile. Può essere: piano, rilevato, di colori vari (rosa, marrone, nero), da pochi millimetri a molti centimetri. Esordisce nei due primi decenni di vita ed è determinato geneticamente. Può essere giunzionale (allocato lungo la giunzione dermo-epidermica), dermico o misto. Può essere di diversi tipi: nevo di Otta (esofitico, molle, di colore variabile. Qualunque sede cutanea a eccezione della testa), nevo di Miescher (aspetto cupoliforme, marrone chiaro, sul volto e cuoio capelluto), nevo di Clark (è il più frequente. Si presenta con diversi colori e forme, sul dorso e arti superiori), nevo di Sutton (nevo pigmentato attorno al quale si evidenzia progressivamente un alone bianco), nevo di Meyerson (nevo circondato da dermatite) e nevo di Spitz (è un complessivo di disordini strutturali che colpisce bambini e adolescenti. E’ una lesione emisferica, papulare, di colore rosso – nero). Per tali neoformazioni, in sede di prima visita specialistica viene indicata la rimozione chirurgica e l’esame istologico (biopsia escissionale)
Nevo dermico – è lievemente rilevato o papillomatoso, di diversi colori (dal rosa al marrone scuro). Per tale neoformazione, in sede di prima visita specialistica viene indicata la rimozione chirurgica e l’esame istologico (biopsia escissionale)
Dermatofibroma – è una lesione fibrosa benigna che si presenta come un nodulo o una placca, di consistenza dura, depresso o rilevato, di dimensione variabile, tipicamente marrone. Può insorgere in ogni regione del corpo ma è più frequente sulle gambe. Per tale neoformazione, in sede di prima visita specialistica viene indicata la rimozione chirurgica e l’esame istologico (biopsia escissionale)
Trattamento laser o rimozione chirurgica
Quando il paziente decide di rimuovere una neoformazione per motivazioni estetiche, il primo step è sottoporsi a una visita specialistica per determinare se la lesione cutanea potrà essere eliminata con il laser oppure dovrà essere rimossa chirurgicamente. Il trattamento chirurgico è indicato nei casi di lesioni di origine sospetta (necessario esame istologico). Per tutte le altre neoformazioni, il trattamento di prima scelta è l’intervento laser.
Laser CO2
Il laser ad anidride carbonica (CO2) emette un fascio di luce che colpisce le molecole d’acqua contenenti nelle cellule, permettendo la vaporizzazione della neoformazione con massima precisione, senza danneggiare i tessuti circostanti.
Il danno termico che rimuove la lesione promuove anche la coagulazione dei piccoli capillari cutanei evitando cosi sanguinamenti durante la procedura. Questa caratteristica del laser CO2 garantisce la realizzazione di un intervento sterile, senza l’uso del bisturi, elettrocauterio e punti di sutura. L’esito cicatriziale è minimo e solitamente (quando presente) si limita a una piccola zona circoscritta leggermente più chiara della pelle circostante.
La Procedura
La procedura è ambulatoriale e dura pochi minuti. Il fascio di luce del laser CO2 è direzionato direttamente sulla zona da trattare. Il paziente può avvertire una sensazione di calore intenso durante la seduta e quindi conviene procedere con un’anestesia locale prima di cominciare il trattamento laser. Non è necessario medicare la zona trattata che rimarrà arrossata e leggermente gonfia per un paio di ore. Dopo di che si formerà una crosticina che nel giro di pochi giorni cadrà spontaneamente. In questo intervallo, il paziente può usare il maquillage correttivo.
Il Nostro Laser
Il dispositivo laser CO2 DEKA SmartXide DOT , equipaggiato con il modulo frazionato HiScan Dot, è dotato di un software intelligiente, e di una interfaccia a colori LCD touch-screen che consente l’impostazione e la gestione di ogni singolo parametro per un utilizzo del sistema semplice, preciso e in totale sicurezza.
La tecnologia SmartPulse permette di generare emissioni energetiche perfettamente controllate sia per un utilizzo strettamente chirurgico (vaporizzazione), con una precisa gestione del danno termico e della relativa emostasi, sia in applicazioni dermatologico-estetiche, con una cessione flessibile del calore per interventi di tightening tissutale.
Un principio di azione semplice per un grande risultato: la tecnologia SmartPulse, assieme al design innovativo e alla maneggevolezza dei manipoli, consentono l’ottimo impiego del sistema da parte dell’operatore.
Vuoi parlare con noi?
Per informazioni, dubbi, o per prenotare una prima visita, chiamaci a questi numeri di telefono, o compila il form sottostante.