Obiettivo
Lo scopo della mentoplastica è aumentare o ridurre il volume del mento per ottenere un profilo del volto più armonioso. Le modificazioni del mento, eventualmente l’arco mandibolare, associate ad altre procedure chirurgiche a carico del volto come la rinoplastica, prendono il nome di profiloplastica.
La prima visita
In corso di prima visita relativa alla mentoplastica e quindi al miglioramento del profilo facciale (profiloplastica) numerosi sono i parametri e le misurazioni antroponometriche (precise misurazioni delle proporzioni facciali) che vengono presi in considerazione. Si valuterà la necessità di proiettare il mento per mezzo di una protesi, piuttosto che armonizzare tutto l’arco mandibolare. Il Paziente verrà edotto circa i possibili risultati, i rischi e le possibili complicanze legate all’intervento di mentoplastica ed eventualmente di profiloplastica
Le misurazioni antroponometriche
Mentoplastica di aumento, riduzione:
Mentoplastica di aumento mediante protesi in silicone ad alta coesività (Silimed Facial Implant)
Mentoplastica di riduzione mediante resezione di eccesso osseo mandibolare al livello del mento
Anestesia locale o generale?
L’intervento di mentoplastica viene eseguito in anestesia locale con sedazione. Il ricovero è di 8 ore in Day Hospital. La ripresa postoperatoria è rapida. I comuni farmaci antiinfiammatori, antidolorifici provvederanno ad un periodo postoperatorio confortevole.
E’ un intervento definitivo?
La mentoplastica di aumento o riduzione è un intervento definitivo, rare sono le condizioni di sostituzione protesica a distanza di tempo.
Le cicatrici
La via di accesso alla regione mentoniera, per la collocazione del materiale protesico o riduzione della mandibola (mento), si trova nel fornice gengivale ovvero all’interno della bocca. L’esito cicatriziale finale sarà quindi una piccola cicatrice di circa 4 cm totalmente nascosta ed invisibile. Non saranno mai presenti cicatrici cutanee visibili.
Complicanze
Le complicanze perioperatorie sono le comuni ad un intervento chirurgico in anestesia locale e sedazione. Le complicanze specifiche poco frequenti possono essere il sieroma, iperproduzione di siero postoperatorio a livello mentoniero, formazione di ematoma sottocutaneo. Tali complicanze quando sopraggiungono sono risolvibili mediante terapia medica specifica e controlli postoperatori.
Le ecchimosi, se sopraggiungono, sono autolimitanti in 7/10 giorni postoperatori.
Parestesie e diestesie, ovvero difetti della sensibilità locale, avvengono sempre nell’immediato postoperatorio, tali alterazioni della sensibilità sono autolimitanti in 1/2 mesi postoperatori; raramente perdurano nel tempo.
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