Obiettivo:
Il termine ginecomastia indica un aumento di volume della mammella nell’uomo indotto da cause di varia natura e che si può verificare in qualsiasi periodo della vita.
La terapia chirurgica della ginecomastia permette di ottenere ottimi risultati e soddisfazione per il paziente consentendogli di riguadagnare autostima e un’immagine virile superando l’imbarazzo ed il malessere psicologico dovuti alla presenza di una mammella femminile.
La ginecomastia
Tale patologia riguarda esclusivamente il genere maschile. Si presenta con ipersviluppo della mammella con normale rappresentazione del complesso areola capezzolo. La salienza mammaria può essere rappresentata esclusivamente dal tessuto adiposo “ginecomastia falsa”, esclusivamente da tessuto ghiandolare “ginecomastia vera”, da una rappresentazione mista di tessuto adiposo e tessuto ghiandolare “ginecomastia mista”.
La prima visita specialistica
La prima visita specialistica ha lo scopo di rendere edotto il Paziente su tutti i possibili rischi e complicanze di questo intervento chirurgico. Un programma di morfing provvederà alla visualizzazione postoperatoria della cicatrice chirurgica sul singolo caso clinico. Si provvede alla valutazione globale della struttura corporea e l’inestetismo in oggetto. Viene valutata la possibilità dell’intervento chirurgico di correzione della ginecomastia considerando numerosi parametri (età del Paziente, indice di massa corporea, qualità e texture del mantello cutaneo mammario, valutazione della componente adiposa e ghiandolare della mammella maschile, etc.). Se il Paziente è idoneo ad essere sottoposto alla correzione della ginecomastia viene edotto circa i possibili risultati estetici ottenibili.
In sede di prima visita verranno prescritti esami preoperatori di routine per verificare il buono stato di salute e l’ecografia mammaria di controllo preoperatorio.
Il trattamento chirurgico
Il trattamento di tale patologia è esclusivamente chirurgico. L’intervento prevede l’utilizzo della tecnica di liposuzione mediante microaccessi chirurgici oppure l’intervento di mastectomia sottocutanea. Le indicazioni sul trattamento chirurgico della ginecomastia prevedono una accurata prima visita specialistica.
Il trattamento chirurgico della ginecomastia vera si basa su due importanti obiettivi: il ripristino della forma del torace e la diagnosi di un’eventuale lesione mammaria sospetta. In quest’ultimo caso, oltre alla rimozione della ghiandola mammaria maschile si procederà all‘esame istologico del reperto operatorio.
I risultati chirurgici della ginecomastia sono ottimi; la regione mammaria viene ridefinita eliminando l’eccesso adiposo e cutaneo e, nel caso di ginecomastia vera, asportando l’eccesso ghiandolare.
Al termine dell’intervento di liposuzione, quando indicata, residueranno solamente piccole cicatrici, molto poco visibili mentre, nel caso di mastectomia sottocutanea, la cicatrice risultante sarà posizionata al margine tra l’areola e la cute, estesa per la metà o per la totalità della circonferenza areolare, a seconda della necessità operatoria.
Dopo aver ridotto le dimensioni della mammella con una mastectomia sottocutanea, con una liposuzione o utilizzando entrambe le tecniche, è spesso necessario intervenire per ridurre la cute in eccesso non in grado di “riassestarsi” dopo la perdita di volume. Si riesce quindi a limitare la cicatrice ad un piccolo segmento intorno al complesso areola capezzolo grazie alla tecnica della “round block” che consiste nella rimozione di un anello cutaneo attorno all’areola, con successiva sutura.
In relazione alla tecnica chirurgica adottata, la durata dell’intervento varia tra i 60 e i 90 minuti.
Le cicatrici
L’esito chirurgico dell’intervento di liposuzione saranno solamente due o tre piccole cicatrici subcentimetriche (molto poco visibili). Nel caso di mastectomia sottocutanea, la cicatrice risultante sarà posizionata al margine tra l’areola e la cute, estesa per la metà o per la totalità della circonferenza areolare, a seconda della necessità operatoria.
Trattamento post-operatorio
Al termine dell’intervento, al paziente viene applicata una medicazione compressiva. Alla dimissione, solitamente il giorno dopo l’intervento chirurgico presso Clinica Parioli, la medicazione compressiva viene sostituita da una apposita guaina elastocompressiva che dovrà essere indossata per 14/21 giorni, astenendosi per l’intero periodo da attività sportive o sforzi gravosi.
Complicanze
La risoluzione chirurgica della ginecomastia, come tutti gli interventi, può presentare delle complicanze che sono comunque rare e, nel caso, risolvibili mediante trattamenti adeguati senza compromissione del risultato finale.
Esistono complicanze legate all’anestesia e complicanze di pertinenza chirurgica.
Il rischio di complicazioni aumenta nei pazienti diabetici o con patologie cardiache o polmonari.
Le complicanze anestesiologiche possono essere anche gravi, ma di rara manifestazione, ancor più in pazienti in buone condizioni di salute.
Le complicanze chirurgiche, anch’esse rare, sono l’ematoma, l’emorragia, il sieroma, l’infezione e le cicatrici inestetiche o patologiche (cheloidi).
Nel caso in cui si presentino una o più complicanze post-operatorie potrà essere necessario effettuare medicazioni ripetute o un ulteriore intervento di revisione per garantire un risultato in genere sempre soddisfacente.
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